La mia NUOVA macchina fotografica | Recensione Fujifilm X-H2
Sono passati ormai un po’ di mesi da quando ho comprato la mia nuova macchina fotografica. L’ho portata un po’ in giro per i lavori e per le vacanze, l’ho utilizzata per scattare foto e registrare video.
Quindi, preparatevi perché nella recensione di oggi, vi parlo della mia esperienza con la Fujifilm X-H2, perché l’ho presa e perché a volte me ne pento.
Premessa
A differenza del solito, qui ho scritto più del dovuto e in fase di montaggio ho tagliato un po’ di parti. Potreste quindi trovare della roba in più. Buona lettura ✌️
Ciao, sono Ken, fotografo di Milano di street e ritrattistica.
Negli ultimi video vi ho parlato di due recensioni con un bel po’ di anni di esperienza alle spalle e quindi dopo aver fatto una bella panoramica sulla lente che sicuramente più mi piace utilizzare e la macchina fotografica che ho utilizzato fino a qualche mese fa, ora tocca parlare dello strumento con cui ho deciso di rimpiazzare.
Un po’ di contesto storico
La Fujifilm X-H2 è stata annunciata il 9 settembre 2022, a distanza di 3 mesi circa, il 31 maggio 2022, quando era stata annunciata la Fujifilm X-H2S, messa poi sul mercato nel mese di luglio.
Se la X-H2S venne presentata come la macchina fotografica sportiva, la maggior parte delle persone che hanno acquistato la macchina fotografica la considerano la “macchina ibrida perfetta”, dato che presenta un sensore da 26.16 megapixel che in un contesto da F-Log2 , con ISO nativo a 1250, può restituire a primo impatto una buona macchina con la quale girare video.
Parliamo di X-H2, però: presenta un sensore X-Trans™ CMOS 5 HR ********APS-C da 40.2 megapixel, lo stesso quindi della poi uscita Fujifilm X-T5, stabilizzato a cinque assi.
Con questa densità di pixel, hanno lavorato per il video portando l’ISO nativo dell’F-Log2 a 1000 mentre l’F-Log1 a 500, a differenza della X-H2S che lo presenta a 640. Presenta comunque il processore X-Processor 5 che dovrebbe fare una serie di cose fighe ma su cui ci arriviamo dopo.
Parliamo di design.
Il design di questa macchina fotografica la trovo molto fredda, arrivando dalla X-T2: la trovo come una macchina fotografica qualsiasi e va bene così, per carità.
Procedendo in ordine, troviamo uno schermo da 3 pollici da 900 x 600 pixel touchscreen e un mirino posizionato al centro da 5.76 milioni di punti e un refresh rate dichiarato di circa 120 hz.
Non avendo chissà quali problemi con la vista, forse non faccio testo ma in ogni caso, non riscontro difetti. Unica cosa che dà fastidio, ma questo è semplicemente la conformazione facciale, è che una volta che si porta l’occhio sul mirino, il naso tocca lo schermo. È comunque un po’ più sporgente rispetto, ad esempio, alla XT-2.
Quando la si tiene in mano pesa 640 grammi di solo corpo, le dimensioni sono di 136 x 93 mm e spessa 84 mm, con un grip abbastanza profondo. Il peso è poco poco sbilanciato a sinistra perché c’è la batteria da 22 mAh, molto buona devo dire.
Guardandola dall’alto, troviamo 5 pulsanti e un selettore.
In ordine, da predefinito ma che si può poi cambiare, abbiamo il pulsante di scatto, il tasto rec, un tasto per regolare l’ISO, il bilanciamento del bianco e un tasto programmabile.
Il pulsante di scatto: a distanza di mesi mi ci sto abituando, è molto sensibile ed è possibile a volte premere erroneamente e scattare a caso una foto, così a volte è poco sensibile e si potrebbe star continuando a registrare senza saperlo.
Il tasto rec: è in una posizione un po’ così un po’ scomoda. C’è da dire però che fino ad ora non l’ho mai utilizzata, poi vi spiego il perché.
Pulsante ISO: Okay, la posizione, ci sta. Unica cosa che odio profondamente, non si può regolare tramite una ghiera personalizzata ma sei obbligato a richiamare il menu ISO e da lì selezionare il valore scelto. Molto macchinoso. Più o meno, dopo ne parliamo meglio.
Bilanciamento del Bianco: Okay, ma il mio suggerimento è di riprogrammare anche questo tasto per qualcosa che utilizzate meno frequentemente.
Il tasto programmabile: anche questo tasto non comodissimo. Per quanto mi riguarda, l’ho assegnato alla visione o meno della zebra quando registro.
Poi, subito a sinistra dei tasti abbiamo questo schermo e-ink molto comodo devo dire, che volendo si può anche retroilluminare, peccato che sia in una posizione assurda. Così come il view mode.
Questo schermo lo si può personalizzare un po’ come si vuole, al momento in modalità scatto posso vedere lo shutter, il diaframma, l’esposimetro, ISO e poi in quale modalità custom sono, la modalità di scatto, in quale formato sto scattando ed eventualmente, se facessi partire una registrazione, in quale formato.
Quando invece registro video, posso trovare il formato nel dettaglio, il minutaggio rimasto che può registrare la scheda, esposimetro, ISO, la modalità in cui sono, la scheda su cui sta salvando, bilanciamento del bianco e il profilo colore.
A sinistra, oltre alla ghiera per le diottrie per il viewfinder, abbiamo un selettore magico che presenta una serie di modalità.
Abbiamo le classiche modalità automatico, manuale, priorità, filtri, video e soprattutto 7 profili custom. Una cosa importantissima che mi sta portando a cambiare approccio per la preparazione di un set.
Da dietro la camera, oltre allo schermo, cosa abbiamo
Abbiamo in alto a sinistra il tasto drive, quindi scegliere fondamentalmente in quale modalità scattare, oltre che la possibilità di eliminare una foto. Poi il tasto per la riproduzione di quello che abbiamo scattato o registrato.
A destra, invece, abbiamo un joypad che non è sicuramente dei migliori e anche la posizione poteva essere migliorata di qualche millimetro, ma ci si fa sicuramente il callo.
Poco dopo abbiamo il tasto AF-ON e poi sotto il tasto AEL, entrambi prontamente sostituiti.
Abbiamo poi in basso il tasto Q, poi il tasto menù accerchiato da 4 selettori Dpad: niente ghiere, ma non è una perdita enorme.
Poi, sotto un tasto display, back o se premuto a lungo il tasto bluetooth.
Abbiamo due ghiere: una davanti e una dietro. Intercambiabili tra la regolazione dello shutter o del diaframma per un obiettivo che non lo può regolare. L’iso no, non si può regolare. O almeno, fino a quando non fate l’aggiornamento firmware alle versione 3! Quindi, assolutamente la prima cosa da fare una volta che acquistate la camera, aggiornatela. Perché Fuji, a rilento, gli aggiornamenti li fa comunque.
A sinistra
A sinistra della camera abbiamo una serie di porte:
HDMI
Jack per le cuffie e jack per il microfono
Porta USB-C per ricaricare la fotocamera. Se non avete già un carica batterie per questo tipo di batterie, le NP-W235, è una porta che utilizzerete spesso. Perché sì, quando acquistate la fotocamera avrete l’alimentatore, addirittura adattabile anche alla presa inglese, un bel cavo usb-c robusto, il pirulino di supporto per il cavo tethering, ma non il caricatore. A proposito del tethering, ovviamente è qui che potete collegare il cavo e attaccarci il supporto.
Molto carino che ogni singola di queste porte citate si possono aprire individualmente e anche facilmente, senza chissà quale unghie.
C’è da dire che non l’ho provato con un rig, quindi non saprei al momento quanto andrebbero a intaccare certe cose.
A destra
A destra abbiamo due porte, uno per le SD e uno per il controllo remoto.
Per le SD di slot ce n’è una sola, poi dall’altra abbiamo uno slot per le CF Express di tipo B, quindi troppo grandi per poter inserire una SD.
Se non avete chissà quale fretta nello scattare, vanno bene anche delle SD di classe V30, ma il mio personale consiglio è di avere sempre con voi una 128 GB V90 perché insomma, la differenza si sente comunque e non si sa mai.
Davanti la camera
Abbiamo due pulsanti funzione e il terminale sync.
Anche qui i pulsanti funzioni sono customizzabili. Dato l’abitudine costruita negli anni con la Fuji XT-2, sul pulsante in alto ho impostato la possibilità di cambiare il tipo di shutter, mentre per quello in basso la modalità di messa a fuoco.
Cose inutili
Una cosa poco utile e che probabilmente si perderà nel giro di pochi mesi, è il coperchio del shoe, questo pirulino che si può staccare del tutto, e meno male, ma era necessario?
Sì, per tenere puliti i contatti, però ecco, è una soluzione che non convince ma allo stesso tempo non penso ci sarebbero altre soluzioni possibili.
Vero è che ce l’hanno tutte le macchine, anche vero però che si potrebbe sempre pensare a qualcosa di diverso.
Il file
Personalmente lo trovo un po’ ballerino tra una tendenza verso il blu e una tendenza verso il viola, ma sono piccolezze che si possono sistemare in un battibaleno, seguendo il proprio istinto e il proprio buon gusto.
Oppure seguendo questo, il color checker, se volete essere ancora più precisi e avete il tempo e la tranquillità per utilizzarlo.
È una macchina uscita relativamente recentemente e si sente. Quindi la gamma dinamica è perfetta, si lavora bene e insomma, trovate tutto su Telegram, il link è in descrizione.
Parliamo di video
Nell’introduzione ho detto perché a volte me ne pento. Bene, me ne pento quando siamo in questo ambito, ma solo a volte.
Come caratteristiche video non mi lamento per niente, anzi: abbiamo il 50 e 60fps croppati a 1,14x e se utilizziamo anche la stabilizzazione digitale a 1,25, indifferentemente dal Full HD o dal 4K.
Mentre per quanto riguarda i 25fps, abbiamo giusto un solo crop a 1,1 con la stabilizzazione digitale. Sono cose che ci sono, non ho chissà quale lamentela da fare.
L’elemento che più mi fa pentire è il bellissimo sensore da 40 Megapixel. Bellissimi, per carità, ma ad oggi utilizzo molto di più l’Flog piuttosto che l’Flog2 per questo semplice motivo: a ISO 1000 la densità di pixel si fa sentire.
Non è la tecnica migliore, certamente, ma mi trovo di fatto a differenziare l’FLog e il Flog2 per le condizioni di luce che ci sono. Se sono in un ambiente controllato e con la giusta quantità di luce per me non c’è motivo di girare a ISO1000: alla fine l’Flog è leggermente più contrastato, è vero, ma non è un dramma. Si può risolvere con un click.
È quindi un po’ un peccato, un po’ uno spreco relegare l’Flog2 solo per le riprese al buio o in notturna, comunque utile perché lo si può portare come DualISO, non ufficiale, a ISO 2000.
E allora sì che vorrei registrare a ISO1250 con la XH2s in Flog2, ma, messo sulla pratica. non è un grandissimo dramma.
Poi in questo momento sento di utilizzare la parte video più o meno al 50%, ci sono ancora un po’ di investimenti in attrezzatura che dovrei fare per ottimizzare al meglio la camera. Ma nel complesso, in questo momento, per quello che devo fare, fa bene.
La messa a fuoco
Non ho parlato ancora parlato della messa a fuoco, quindi lo faccio ora dividendolo tra foto e video:
Foto
Venendo da esperienze proprio non piacevolissimi con il fuoco continuo, posso trovare in questa macchina per quanto riguarda la ritrattistica l’affidabilità giusta per mettere il tracciamento dell’occhio. l’ho provato anche con i cani e funziona.
Unico appunto che faccio: quando mettete a fuoco e fate un pan, lagga. Per me non è un dramma, ma sentendo e parlando con certe persone sembra la fine del mondo. Se anche per voi lo è, sappiate che questa camera soffre di questa cosa.
Video
Per il video, in situazioni tranquille, va benissimo. L’ho utilizzato sia con il 16-55mm f/2.8 sia con il 35mm e secondo me una nozione che spesso si dimentica è che il fuoco automatico non significa che voi non dobbiate fare nulla, anzi. Serve un po’ di esperienza, quando si gira si deve fare attenzione a quello che abbiamo intorno a noi e sapere quando avere il tracking attivo e quando lockarlo, portarlo al manuale e poi riportare il tracking attivo.
Bisogna saper impostare la velocità in base al contesto, cercare di scendere al giusto compromesso per non far sembrare tutto un errore continuo ma qualcosa di più ricercato e giusto, con la giusta lentezza.
Se invece pensate che il fuoco automatico debba essere “automatico”, okay allora non vale nulla ma così come tutte le altre camere.
Unica cosa che potrebbe dare un po’ di fastidio agli inizi, ritornando sul design, è forse la difficoltà per l’inseguimento con il joystick, una posizione che vi costringe a far muovere un pochettino la camera.
Cosa mi piace di questa camera
Una cosa che mi piace tanto di questa camera è che è estremamente customizzabile, praticamente ogni singolo tasto è programmabile e soprattutto ho 7 profili differenti dove posso settare la macchina. Un esempio, per un lavoro di evento posso impostare due profili per la fotografia, uno per esporre idealmente in un ambiente esterno con una luce durissima e dall’altra l’interno del locale e cambiare profilo piuttosto che affidarmi ad automatismi, che necessitano comunque un controllo prima di scattare, o stare lì a stravolgere tutto. Poi posso impostare due profili video, un Flog per il video in esterna e uno in Flog2 in interna. O anche con la simulazione pellicola, con ISO differenti. Capite bene che così il tasto rec non è necessario.
Mi piace il display touch in fase di riproduzione, per navigare all’interno della foto. Sembra uno smartphone per come è fluido.
Piccola chicca che apprezzo, durante la registrazione di un video, è che posso decidere se far lampeggiare o tenere la luce costante sia sul leddino a destra, sia con la luce della messa a fuoco. Molto comodo.
Cosa non mi piace di questa camera
A differenza ad esempio di Sony, non c’è uno switch totale tra la modalità foto e video. Nel senso che una volta che assegnamo ad un tasto la funzione di poter vedere il log leggermente colorato, nella modalità foto quel tasto sarà inutile.
Per me che però cerco di avere tutto a portata di mano e poter scattare nella maggior parte dei casi con una sola mano, la destra, questa macchina dopo un po’ sì, si fa sentire il suo peso, ma allo stesso tempo è possibile farlo, anche nella modalità manuale, senza compromessi.
Le limitazioni del sensore
40.2 megapixel su un sensore APS-C abbiamo detto che sono tanti, per dare un’idea generale in media una fotografia pesa sull’ottantina di Megabyte.
Fino a quando ho registrato questa recensione non avevo però effettivamente potuto provare due cose nello specifico.
Ora che sono tornato da Londra, posso parlare del rumore ad alti ISO e della funzione Pixel Shift.
A Londra ho fatto street in notturna e ho spinto la macchina fino a ISO 2000.
Sono tanti, e la macchina ne soffre. Per dare una linea di massima, tra i 1250 e i 1600 ISO regge il colpo. Poi, è un po’ così.
Da quando sono tornato c’è un pensiero che ronza per la testa e che vorrei approfondire successivamente, ma in questo momento penso che le soluzioni effettivamente siano due.
La prima: c’è il bisogno di sviluppare una tecnica per sopperire a questa difficoltà.
La riduzione del rumore manuale né tantomeno fatta dall’intelligenza artificiale fa qualcosa di significativo, secondo me. Semplicemente ti porta la foto, un’immagine concreta e croccante, su un piattume che okay il contrasto, ma si limita lì.
La seconda: mi spiace, ma se il vostro focus sono le foto in notturna o comunque in condizione di luce soporifera e allo stesso tempo volete delle foto molto pulite, cambiate macchina. Forse la X-H2S fa al caso vostro.
Personalmente, in questo momento, voglio tanto lavorare sulla prima opzione e far dare il meglio di sé a questa macchina, in notturna. Più che “limite”, vorrei trasformare questa caratteristica in “compromesso”.
Una volta tornato a casa, poi, ho provato il Multi Pixel Shift.
In descrizione trovate un po’ di materiale e considerazioni, ma in sintesi: tra quello che si presenta e quello che è effettivamente, c’è un po’ di differenza.
A detta del comunicato stampa, con questa funzione ti permette di scattare a una risoluzione di 4 volte più grande perché ogni volta che vuoi una fotografia, questa si impegna per scattartene 20 in Lossless compression facendo fare dei micromovimenti al sensore e poi devi aprire un programma fornito da Fuji che te le somma e ti fa un dng gigantesco.
Per fare tutto questo, però:
Vi serve un treppiede estremamente solido e fermo
Il soggetto deve essere inanimato. Non può respirare, anche un millimetro di movimento può compromettere il tutto.
Considerate se usare una luce continua fortissima oppure il flash. Con la luce continua, ci mettereste tipo una ventina di secondi per una fotografia. Con il flash, 5 minuti. Facendolo scattare una volta ogni 15 secondi.
Capite bene quindi che questa funzione è esclusiva per fare fotografia still life e tanto tempo a disposizione. Per chi avesse sognato questa macchina fotografica per fare delle gigantografie di paesaggio, consiglio più di scattare normalmente e dare una passata su Lightroom con la funzione Enhance.
Non mi piace ma mi piace, è necessaria e l’ho acquistato anche per quello
Lo schermo flippabile. Che odio.
Non c’è molto da dire, l’unico sistema che effettivamente può funzionare, nel suo essere ingombrante, sono le Sony A7RV e la Panasonic S1H, ma vabbè, ci prendiamo questa cosa che sì è un po’ uno sbatti, sì che è un po’ fragile, ma allo stesso tempo è diventato nel corso degli anni lo standard. Mi devo vedere mentre registro e questo lo fa.
Scalda.
Per le foto nessun problema. In questi video, in questi B ROLL dove state vedendo un po’ di clip che ho registrato quest’estate in Sicilia, sì.
Agosto, a mezzogiorno, non il contesto migliore c’è da dire. Tenendolo solo acceso, senza essere in rec, con lo schermo chiuso all’interno, ha scaldato tanto da far uscire il primo avviso di surriscaldamento. Da lì ho alzato la tolleranza e non ho più avuto esperienze simili, in Sicilia. Stavo registrando in 4K 50p, in Flog.
Ritornato a Milano ho lavorato ad un evento, registrazioni in 4K puliti, sempre a 50p. Non ho avuto chissà quale problema per tutta la giornata se non durante la registrazione di ballerini che facevano cose pazze tipo ballare improvvisando. Tutto molto veloce, io in primis non sapevo cosa stessi facendo e quindi cercavo di coordinarmi passo dopo passo. Erano tipo 2-3 minuti di clip di seguito moltiplicato per una sessione da una ventina, 25 minuti. Lì la camera mi ha detto che anche con la tolleranza alta, stava soffrendo. Fortunatamente non è successo niente alla fine, però con il pensiero che da un momento all’altro sarebbe successo qualcosa, non dei migliori effettivamente.
Investimento che dovrei fare ma che non ho ancora fatto e sicuramente risolverebbe un botto di problemi, sarebbe l’acquisto di un monitor e registrare esternamente.
Un’ultima esperienza che vi vorrei raccontare è quando ho registrato il parlato del video sul mio sito, su Squarespace.
Lì era pomeriggio di fine settembre, c’erano un 25 gradi buoni a memoria ma sotto al sole, registrando sempre in 4K Flog ma questa volta 25p, sotto al sole, diciamo che la camera ha sofferto. Anche in questo caso, però, non avrei avuto probabilmente questi problemi se avessi registrato con il monitor esterno e anche in questo caso, non sapere esattamente quando cesserà questa tolleranza al calore ti mette inutilmente tanta ansia.
Perché l’ho acquistata e saperlo potrebbe aiutarti.
Parliamo del fulcro di questo video: perché sì è una recensione, tanto è vero però che nonostante questa serie di difetti elencati, se sono ancora qui con questa macchina fotografica a parlarne, qualche motivo c’è.
È una questione di identità di chi sono e quello che voglio fare
Sono un fotografo. Nonostante faccia anche lavori video, la mia identità si basa sull’essere fotografo e avere lo strumento migliore possibile per fare questo. Per il budget che avevo, con questo obiettivo da tenere in conto, avevo bisogno principalmente di una macchina fotografica con un’ampia possibilità di customizzare. L’ibrido arriva dopo.
Per quello che offre in ambito video per quello che voglio portare su YouTube, basta e avanza
Ho capito che non sono una persona capace di correre costantemente da un set all’altro. Sulla possibilità di customizzare ci voglio insistere e parecchio. Devo integrare, e dopo questi primi mesi so di starlo facendo ottimamente, il processo della preparazione a un set. Devo dedicare del tempo ancor prima di arrivare sul set su quale macchina fotografica o video voglio. Non deve essere la mia macchina fotografica di sempre. Mi spiego meglio: se un giorno faccio i ritratti allora sì che scatto con il raw non compresso. Ma per un evento di cui le foto andranno solo sul web, è più importante la velocità di esecuzione piuttosto che il raw non compresso. E allora lo adatto di conseguenza.
No, non è per la street e non importa
Mi tengo la mia T2 per fare street a Milano, in viaggio il discorso è leggermente differente.
Come potreste intuire, mi sono portato solo la H2 a Londra, molto più comodo perché volevo girarci anche delle clip stabilizzate. E vi devo dire, portarsi dietro tutta la giornata questa macchina fotografica con il 35mm non è affatto male come feeling.
Certo, ci sono certe funzioni che in viaggio non ti servono e ti sembrano un po’ troppo ridondanti e ti esce quella scimmia consumistica verso qualcosa di più essenziale.
Allo stesso tempo, ritornando al discorso sulle condizioni in scarsità di luce, i compromessi che questa macchina ti porta a fare ce ne sono. Ma non ne faccio un dramma né tantomeno penso che una persona spenda 2000 euro per una macchina di questo genere per farci dei viaggi spensierati. La devo ancora provare seriamente, ma penso che la X-S20 basti e avanzi
C’è di meglio?
Sì, se si guarda il mercato in generale tra Sony e Panasonic, per dirne due. Ma sono fullframe, un formato che non disprezzo ma allo stesso tempo non sento mai la necessità assoluta. Ovviamente da una parte mi riferisco alla A7IV, dall’altra alla S5MKII. Dopo averla tenuta un po’ in mano, posso dire però che la Sony è decisamente una macchina da 50/50, ti fa bene tutto ma non riesco mai a trovarci della personalità.
La S5MKII, invece, confrontandomi anche direttamente con le persone di Panasonic, mi confermano il bias che già avevo precedentemente: nonostante faccia delle ottime foto, è più una videocamera in formato fotocamera che viceversa.
Su questo potrei rompere tanto le palle, ma io ho bisogno di una macchina fotografica per scattare.
Guardando invece solo casa Fuji, ogni macchina fotografica ha un suo scopo nel mercato in questo momento.
Se guardo la Fujifilm X-T5, penso a una macchina che ti fa venir voglia di scattare veramente tanto, perché leggera e “morbida”, un aggettivo non molto bello da dire ad una macchina fotografica, lo so. Però è quel giocattolo che ti porteresti dietro durante un viaggio o insomma, quando devi “creare una memoria”. È una macchina fotografica che ha una sua caratteristica e quella non la puoi adattare da un lavoro all’altro.
Se guardo alla Fujifilm X-H2s, checchè se ne dica, è la macchina perfetta per chi fa indifferentemente video e foto. È un 50/50. E per video si intendono video veri, che siano cortometraggi, video musicali e simili.
Se guardo alla Fujifilm X-Pro 3, e molto probabilmente il discorso sarà analogo per la 4, è una gran bella macchina fotografica, dove il video è giusto una feature aggiuntiva.
E allora cos’è questa X-H2: questa macchina fotografica è un ibrido ma che ha le tendenze ad essere più fotografica che video, facciamo un rapporto di 60/40 e allo stesso tempo può essere considerata, secondo me, a quella sorella minore che più si avvicina però alla serie medioformato GF-X, per come è costruita e per come vuole essere utilizzata.
Conclusioni
Le conclusioni di questo video potrebbero essere un po’ assurde, viste da fuori forse anche un po’ da fanatico.
In sostanza non mi volevo muovere verso un altro brand, ho scelto Fuji 4 anni fa e su Fuji ci voglio rimanere ancora un po’, come fotografo.
I limiti che presenta sono sul lato video piuttosto che foto, ma non è una novità.
Questa macchina fotografica l’ho acquistata idealmente come se fosse il mio ufficio. C’è la macchina con la quale mi posso divertire, che è la T2, mentre quando ho bisogno di fare il risultato che possa soddisfare al di fuori della mia persona, abbiamo la H2.
C’è sempre il discorso da fare che non è l’attrezzatura a fare il fotografo ma viceversa, allo stesso tempo vi ci dovete trovare bene.
Penso che scattare con una macchina che non vi piaccia al tatto sia solo una forzatura inutile e alla lunga frustrante.
E personalmente sono felice: è la macchina che mi porterò dietro per i prossimi anni con la quale mi voglio affermare sul mercato come fotografo e crescere, di molto, sull’aspetto video. Se quest’ultima poi per qualsiasi motivo dovesse prevalere, allora si ragionerà sul momento. Ma intanto, mi va bene così.
Grazie per aver guardato fino a qui, in descrizione trovate i soliti link e le solite cose.
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