Fujifilm X-T2 nel 2023, ne vale ancora la pena? | “RECENSIONE”

Sono passati 4 anni da quando ho comprato questa macchina fotografica, la Fujifilm X-T2, però non ho mai fatto una recensione a riguardo. Fino ad ora. Mettetevi comodi, perché oggi vi racconto la storia di una macchina incredibile.

Ciao, sono Ken, fotografo di street e ritrattistica.

Di solito comincio i video con delle premesse. La premessa di oggi è: questa è la mia storia, non ha senso ovviamente fare una recensione esclusivamente tecnica a fine 2023 di una macchina uscita nel 2016 e ormai fuori produzione.

Il Design

È l’ultima macchina fotografica Fujifilm Made in Japan. Ha una qualità costruttiva solida e a distanza di anni certo, ovviamente si sente che è usata per una serie di problematiche che vi andrò a spiegare successivamente, però nonostante qualche botta e graffi a palate, sicuramente regge.

Parliamo però di come è strutturato

Sopra

Sopra abbiamo tre ghiere, a destra uno per la compensazione dell’esposizione non assegnabile, uno per lo shutter anche questo non assegnabile, mentre a sinistra abbiamo la ghiera per l’ISO.

Sotto queste ghiere, a parte per la compensazione, abbiamo altre ghiere che sono più dei selettori. Abbiamo sotto lo shutter la modalità di esposimetro mentre per quanto riguarda l’ISO, abbiamo la modalità di scatto.

Devo dire, per quanto riguarda l’esposimetro non l’ho praticamente mai toccato per come scatto io. Per quanto riguarda la modalità di scatto, invece, ho dei sentimenti contrastanti.

Se infatti da una parte può essere comodo in fase di scatto, selezionare lo scatto singolo e switchare su una raffica lenta o veloce, dall’altro lato può essere scomodo avere il selettore sulla panoramica o su filtri che, in 4 anni di utilizzo, l’avrò usato giusto due volte per vedere com’è e poi rivedere come fosse perché me n’ero dimenticato, oppure ci sono capitato per errore.

Un grande problema, nonostante il comparto video senta i suoi anni e ne parlerò dopo, in fase di progettazione, su una cosa che mi fa impazzire è: perché non avete pensato sin da subito, come poi è successo nelle versioni successive, un selettore più semplice piuttosto che andare fino in fondo passando tra le raffiche e i bracket? Impossibile utilizzare la macchina in maniera ibrida, in maniera veloce.

Ah sì, a parte la ghiera per le diottrie e un tasto view mode messo da cani, ci sarebbe anche un tasto funzione. Talmente funzionale che non l’ho mai utilizzato.

Abbiamo anche il tasto per scattare e registrare e il selettore per accendere o spegnere la camera. L’ho utilizzato talmente tanto che ormai si è smollato ed è più facile trovarmi la camera infuocata acceso nello zaino che altro.

Il feeling dello scatto mi è sempre piaciuto: il tasto è duro il giusto e quando si scatta, l’otturatore ti restituisce una sensazione secca, che ti dà la conferma di quello che hai appena fatto, ovvero scattare la foto.

Dietro e il display

A guardare e toccare la macchina è piacevole, abbiamo uno schermo che nonostante tutto anche oggi lo posso considerare buono. Ricordo che non è touch ed è tutto molto intuitivo.

Abbiamo un D-pad ma nessuna ghiera incorporata, non una grande mancanza secondo me. Abbiamo il tasto Q, un piccolo joystick poco sotto e il lock dell’esposizione e della messa a fuoco.

Tra i due tasti, troviamo la prima delle due ghiere che è possibile utilizzare per regolare il diaframma, quando abbiamo degli obiettivi che non hanno la ghiera incorporata, oppure una regolazione più precisa dello shutter. In fase di riproduzione, si può regolare la grandezza delle fotografie.

A sinistra, in una posizione alquanto scomoda, si possono riprodurre queste foto e poi eliminarle. Per quanto riguarda la riproduzione delle foto, l’ho sempre riprogrammato sul tasto inferiore del D-pad: molto più comodo.

Davanti

Davanti abbiamo la ghiera per lo shutter o per il diaframma, di nuovo, dove per questioni di abitudine l’ho regolato sullo shutter.

Abbiamo poi un altro tasto funzione, questo decisamente più utile, dove per quanto mi riguarda l’ho programmato sulla modalità di scatto tra Shutter meccanico, elettronico e meccanico+elettronico.

Sotto a sinistra, abbiamo il selettore della messa a fuoco singola, continua o manuale. A utilizzarla per tanto tempo, lo trovo più comodo di un tasto programmabile.

(Parentesi Shutter)

Questa serie di recensioni dopo tot anni di utilizzo, è una serie che mi piace fare e continuare perché ci sono certe cose che ci vengono naturali con l’uso quotidiano, ma ragionata in prospettiva sembra così tanto assurdo che insomma, nel mio piccolo è un pezzo di storia anche su queste scelte di funzionalità rapportato al design.

È assurdo pensare infatti che lo shutter si possa regolare tramite la ghiera che si trova sopra in maniera grossolana, dopodiché regolarla precisamente con l’altra ghiera. OPPURE tenere sulla ghiera lo shutter a T e regolarlo completamente da quest’altra ghiera. E la cosa più assurda è che ho sempre preferito la prima opzione, perché per la seconda trovo un lavoro troppo di fino, perché lo scorrimento è comunque piuttosto veloce.

Analogo è anche il discorso per il pulsante di scatto. Abbiamo visto un mercato che è tutt’ora attivo di questi bottoni rossi che ormai abbiamo assilimato, ma pensandoci è assurdo avere un tasto di scatto che ti dà un feeling bello, duro, giusto e aggiungerci questa macchietta rossa.

Andiamo però ora a destra.

Destra

Sul lato destro abbiamo tutto il grip che ci offre questa macchina, che personalmente apprezzo. Poi, abbiamo un doppio slot SD e una lezione che ho appreso recentemente è stato: non importa cosa, dove, come tu sia capitato in quella situazione, ma se stai scattando scatta sempre con la scheda di backup. Ti dà decisamente un senso di sicurezza in più.

Sinistra

A sinistra invece abbiamo la connettività: in ordine dall’alto abbiamo un 3.5mm per il microfono, una micro-usb, una mini hdmi e la porta per lo scatto in remoto col telecomandino, che non ho mai usato. Così come non ho mai usato il sync-flash che si trova davanti.

Il mirino

Il mirino dopotutto è buono, non mi lamento. Spesso mi sono messo a riguardare le foto, in fase di attesa di qualcosa, dal mirino piuttosto che dal display perché ti isola meglio.

Per essere una macchina lanciata nel 2016, hanno fatto un buon lavoro.

Forse, un unico difetto che potrei trovare è sulla posizione e della sporgenza del mirino in sé dato che lo trovo forse troppo schiacciato, comportando così a toccare costantemente il display col naso.

Non ho mai avuto un problema grave se non a novembre del 2022, quando sono stato una mattinata piovosa a Bologna, dopo che la sera prima avevo fatto un’altra sessione serale bagnata a Milano. Vuoi per il freddo, vuoi per altro, fatto sta che ho avuto questa brillante esperienza scattando solo con il display perché il mirino era del tutto condensato. Nel pomeriggio, però, è ritornato tutto alla normalità.

Giusto una piccola nota: con questo non voglio incolpare del tutto la macchina, magari sono stato incosciente io.

Come si tiene in mano

Per la mia mano, questa macchina fotografica è perfetta. La si tiene saldamente in mano, pesa poco e soprattutto, in determinate condizioni, la si può tenere e scattare con una sola mano. Infatti, una volta definita l’esposizione con il diaframma e l’ISO e non c’è la necessità di stare lì sempre a modificare, la si può impostare perfettamente per la sola mano destra, mentre con la sinistra tenere il flash o un pannello, ad esempio.

Pro e contro del sistema ghiere

È un discorso generale che va oltre alla T2, si concentra anzi su tutta la serie T.

Dopo 4 anni di utilizzo mi sono fatto delle chiare idee su quando conviene avere delle ghiere e quando no.

Penso che le ghiere siano un ottimo modo per stare senza troppi pensieri, dare una guida approssimativa sull’esposizione che si vuole, specialmente in manuale, e poi concentrarsi in fase di scatto. Stiamo parlando però di un contesto tranquillo, dove non ci sono chissà quali cambiamenti.

Se parliamo invece di un ambiente costantemente dinamico, avrei due considerazioni da fare:

  • Calma, perché switchate costantemente tra l’ombra e il sole durissimo, ad esempio. Cercate di compiere delle scelte stilistiche che non vi mettano nella posizione di dover ribaltare l’esposizione costantemente.

  • Considerate l’uso di un’assistenza automatica quale la priorità di diaframmi o shutter.

Il contro che trovo in queste ghiere, soprattutto in un ambito più professionale, è più lo spazio che occupa senza la possibilità di customizzazione.

Ci potrebbe tornare comodo infatti un determinato aspetto sfruttando queste ghiere, ma purtroppo se uno è dedicato allo shutter, quello rimane.

Su questo penso sempre che sì è vero che la serie X-T ha un’aspetto molto vintage e del rullino ecc. ma allo stesso tempo penso che si possa cavalcare l’onda su di essa e dare la possibilità di poterla ribaltare totalmente per l’esigenza di qualsiasi persona.

Perché l’avevo comprata

  • Per la velocità della raffica

  • La fantomatica resistenza alle intemperie, che significa tutto e niente e me l’ha fatta preferire rispetto all’allora T20, ma comunque è solida

  • Le dimensioni

  • Il rumore acromatico ad alti ISO

Diciamo però comunque, nonostante tutto, che mi ha sempre dato sicurezza questa macchina. Poi con il passare del tempo il mio approccio alla fotografia è cambiata e certi aspetti tecnici, come la velocità della raffica, si sono rivelati inutili.

Mi spiego: prima scattavo molto di più una singola scena con uno shutter estremamente veloce per assicurarmi la determinata foto, soprattutto in contesto di street photography. Il che è un po’ un ossimoro, considerando che ora mi basta una raffica lenta di 3 fps per azzeccare il 90% delle volte, la foto che voglio.

E poi l’anima “vintage”, che per carità, anche ora non la disprezzo ma ci sono aspetti che mi hanno fatto passare ad altro.

Prima di toccare l’argomento video, aggiungo che quando ho acquistato questa macchina fotografica, ero concentrato esclusivamente sull’aspetto fotografico. La necessità video è nata dopo.

Il video

Pietà pls.

Nonostante abbia un 1080 utilizzabile in contesti social, il 4K c’è per abbellimento e in ogni caso, a meno che non si abbia un’ottica stabilizzata, ma è comunque un po’ difficile, il sensore non è stabilizzato e avere delle clip ferme e stoiche soprattutto a fps nativi è difficile. In slow-mo o comunque rallentando, qualcosa si ottiene ma non è tutta questa grande cosa.

Certo, con questa macchina fotografica ho registrato per due anni pieni i video per TikTok e YouTube e in giro c’è sicuramente di peggio.

Imparare a saper illuminare favorisce il tutto però ecco, si limita a quello. C’è anche da dire che qualsiasi scheda SD voi ci mettiate, i video registrati vengono tagliati dopo 5 minuti, con un limite fissato a 15.

In sintesi: se considerate questa macchina FOTOGRAFICA come strumento per hobby, ci sta. Ma solo foto.

Una cosa che ho riscontrato e trovato interessante ma non so se preoccupante, soprattutto in estate mentre registravo certi video sudando come non si sa cosa, è che la macchina non mi ha mai detto di starsi surriscaldando. Semplicemente era calda e si divorava le batterie, ma mai nessun problema segnalato a schermo.

La messa a fuoco

Parlo sia in ambito foto sia in ambito video. È buono con la messa a fuoco singola. Il video non ce l’ha. La messa a fuoco continua ha questo grande problema, considerando poi come si è evoluta la tecnologia, che riconosce gli occhi in posti dove gli occhi non ci sono. E comunque, anche per quanto riguarda una cosa leggermente più semplice come può essere il riconoscimento facciale, a volte si perde e si aggancia in altre cose. Ho sempre scattato con il punto singolo e va bene così.

I problemi che ho avuto, dopo 4 anni.

Una recensione di questo genere ha valore una volta che vi parlo delle problematiche che si possono incontrare dopo un uso prolungato, in qualsiasi condizione possibile.

Lo shutter

Bene, eccovi con la problematica maggiore: lo shutter meccanico.

Non ho trovato una definizione ben precisa, le recensioni non ne parlano perché ovviamente non è un problema che si riscontra subito. Se andate a cercare un po’ tra i forum, comunque, qualcosa si trova. Ma è molto raro.

Ho riscontrato per la prima volta questo problema a Londra, nel 2022, mentre stavo scattando tranquillamente con lo shutter meccanico.

Scattavo in pieno sole e le foto uscivano sovraesposte, nonostante la preview mi dicesse che fosse esposta correttamente.

In sintesi: lo shutter meccanico non poteva andare più veloce di 1/60 o giù di lì.

A bassi ISO, a diaframma chiuso, a 1/2000 di shutter la foto era comunque sovraesposta. E dopo un po’ di ingegno, ho capito che questa cosa si notava dato che lasciava effettivamente quel mosso-micromosso. Insomma, l’otturatore è andato. Non ha senso ripararlo perché costerebbe più della macchina, quindi me la tengo così com’è.

Consiglio di acquistare sempre nell’usato, ma usato non usatissimo, ecco.

Si freezza

Poi, a volte si impianta un pochino e si devono usare le maniere forti, estraendo forzatamente la batteria.

Il display

Un altro problema che a volte riscontro è il display che a volte fa qualche scherzo. A volte flickera, altre volte vedo un leggero alone del menù mentre scatto. Non la fine del mondo, però neanche una delle esperienze più piacevoli.

Un po’ di considerazioni sparse

Il menù: seguo tanto il discorso che vi linko anche in descrizione di Mattia Camozzi. L’interfaccia è molto facile da capire ed essendo una macchina fotografica che fa il suo lavoro ma allo stesso modo non ha chissà quale feature importante e ridondante, è decisamente asciutto.

Rispondo al titolo: vale la pena prendere la X-T2 nel 2023, a più o meno 600 euro?

È una macchina fotografica valida per quel che deve fare: scattare. Se si tratta della vostra prima macchina fotografica e volete farci solo foto, è consigliata. Se si tratta di una seconda macchina fotografica, la consiglio.

Ci sarebbe un solo grande avvertimento che vorrei fare: non pensate al lato video, o se volete fare anche quello considerate una seconda macchina o in generale, un’altra macchina. Parlo per esperienza, ho rifiutato vari lavori con questa macchina fotografica proprio perché non potevo offrire certe cose.

Conclusioni

Penso di aver detto tante cose, avete visto a schermo un botto di foto che ho realizzato in questi anni. È sicuramente la macchina fotografica con il quale sono cresciuto di più e ho definito una mia identità e un mio stile.

Ho voluto bene e allo stesso tempo lanciato madonne per questa piccola macchina fotografica, l’ho portata a Berlino due volte, a Venezia, Londra, Parigi, Bologna, Firenze, Roma, in Giappone e probabilmente mi sto dimenticando ancora tanti altri posti.

È stata una fedele compagna di viaggio che pesava poco e mi ha dato l’impressione di essere totalmente ossessionato dalla fotografia perché è il corpo stesso di questa macchina fotografica che mi esortava ad uscire ogni volta che potevo. Ho organizzato decisamente tanti set con questa macchina fotografica e, dati gli acciacchi, non è una macchina fotografica che posso pretendere di vendere. Avrò sempre un affezione per questa T2, tanto che comunque di tanto in tanto la utilizzerò nel tempo libero, magari con questo 45mm manuale Minolta, giusto per rendere le cose un po’ più complicate rispetto al normale.

È la macchina fotografica che mi ha permesso di conoscere tante persone, tramite TikTok e Instagram e nonostante sì, si tratti solo di uno di tanti sensori all’interno di un corpo in magnesio e una scritta sopra, penso che mi abbia aiutato a dare una risposta alla domanda “ma cosa vuoi fare da grande?”.

Grazie per aver guardato fino a qui, in descrizione trovate i soliti link e le solite cose.

Vi invito a iscrivervi al canale per non perdervi il prossimo video ma nel frattempo, divertitevi ✌️

Previous
Previous

La mia NUOVA macchina fotografica | Recensione Fujifilm X-H2

Next
Next

"RECENSIONE": Fujifilm 35mm f/2.0 WR