6 MESI DOPO: La mia esperienza video con iPhone 16 Pro

È passato 1 anno da quando ho acquistato iPhone 16 Pro.

Prima di arrivare a scrivere questo blog, ho impiegato mesi per studiare come fosse l’Apple Log e cercare di identificare quali fossero i migliori tool accessori da utilizzare.

Oggi è il giorno dove vi racconto un paio di cose, dai problemi che ho riscontrato alle sue soluzioni.

Qui sotto, trovi il video relativo dopo 6 mesi di utilizzo.


Ma prima di tutto, mi presento.

Ciao! Sono Ken, sono fotografo, videomaker e content creator. Parlo di fotografia, fotocamere e della vita da Partita IVA su YouTube e su InspoLetter, la mia newsletter.

Ora, cominciamo.


Le cose successe nei primi 6 mesi

Quando ho acquistato iPhone 16 Pro avevo un’idea: avere una macchina in più che mi permettesse di girare in Apple Log. Che sia una camera d’emergenza o che sia quella macchina che mi permettesse di documentare la mia vita da Partita IVA nella maniera più facile, veloce e discreta possibile.

In più, c’è un’altra idea che mi gironzolava per la testa.

Per budget più bassi, avrei girato video fatti con iPhone per un output social.
Ce l’avrò fatta?

Nel frattempo, vi dico, rispetto a fotografare con il ProRAW, girare in log e girare bene significa dover rispettare certe impostazioni. La regola dello shutter a 180 gradi uno tra tutti, tenere un livello di ISO decente, così che la gamma dinamica sia idealmente la più ampia possibile, e quindi… serve un filtro ND.

Come potreste intuire, non avevo voglia di acquistare un cage perché avrebbe varie controindicazioni. Primo tra tutti, non sarebbe più comodo.

Penso infatti che girare video con iPhone sia un valore aggiunto una volta che hai quell’immediatezza a portata di mano con una qualità più che dignitosa. Se ci metti il microfono, la luce, delle maniglie… no, a quel punto tanto vale girare con una qualsiasi mirrorless. A livello ergonomico, ben più comodo.

L’attrezzatura accessoriata che ho usato

Chiacchierando con Simone Cioè di questo fatto, mi ha consigliato di fare una spesina sui 40 euro ma assolutamente top: questo accessorio leggerissimo di JJC, è magsafe e con la possibilità di attaccarci qualche altro accessorio magsafe, permette di attaccare i filtri a partire da un diametro di 67mm.

Da qui sopra puoi mettere gli adattatori necessari per attaccare un ND qualsiasi.

Quindi, grazie a questo accessorio non ho più il problema del telefono che si trasforma in una roba scomoda e ingombrante.

L’unica nota negativa da segnalare è che utilizzare la 0.5x è poco utile perché ha un campo di visione talmente ampio che abbiamo la vignettatura data dalla presenza fisica del filtro.

Il software: Blackmagic App

Seguendo la stessa filosofia, ritengo ingombrante girare in ProRes con l’SSD attaccato perché è l’unico formato che Apple supporta per girare in log dalla camera stock. Secondo me, non ha senso.

Ha invece molto più senso girare in H.265 dall’applicazione di Blackmagic perché oltre ad avere una lut di preview per controllare l’esposizione, i file vengono salvati internamente.

Nonostante l’applicazione sia stata studiata per essere usata in maniera estremamente meccanica, quello che deve fare lo fa.

La riproduzione e la condivisione dei file sono un’altra delle note dolenti, perché anche qui per carità, funziona eh. Però è uno strazio ogni volta dover cambiare schermata tramite il menù in basso.


La semplicità nelle cose + bonus

Questo blog è stato scritto inizialmente come video ormai 6 mesi fa, l’uscita dello stesso ha slittato fino ad oggi per procrastinazione e pigrizia.

Dalla pubblicazione del video ad oggi, ci sono stati fondamentalmente tre episodi che adesso vi racconto perché secondo me, belle le recensioni eh, ma soltanto quando vivi nel lungo termine certe esperienze che ti rendi conto realemente di certe caratteristiche:

  • L’esperienza con Taylor Hill x Laverne Beauty: come indicato da portfolio, ho lavorato durante la prima campagna di Laverne Beauty sulla parte social. Con Edera ho girato in rec.709 ma sempre con l’applicazione di Blackmagic. Questo perché si voleva restituire il feeling dell’user generated content e puoi essere professionale quanto vuoi, ma nessuna macchina da presa riuscirà a raggiungere il look che può dare l’iPhone.

    A parte un TikTok, tutti gli altri video sono stati girati con un cavalletto. Tutte le informazioni di cui avevo bisogno erano presenti e durante la lavorazione tutto è filato liscio.

    Abbiamo utilizzato il color checker, ma diciamo che il bilanciamento del bianco era più facile farlo “ad occhio” piuttosto che andare a tappare sul singolo bianco.

    ”È solo un telefono” come apparenza non è per forze di cose una cosa dispregiativa. Durante il set le persone attorno e Taylor Hill stessa erano impressionate da quanto apparisse complesso il software di Blackmagic, risultando di fatto paradossalmente professionale.

  • Il lavoro fatto alla Triennale: ho ripreso durante l’inaugurazione della Triennale gli spazi in mostra con la Fujifilm X-H2 e il Sigma 18-50mm in orizzontale per essere adattati in verticale. Questo lavoro è stato svolto ancora una volta con Edera e la possibilità di girare con iPhone c’era ma non l’avevo preso in considerazione. Dovevo farlo.

    Questo perché girando a 18mm in APS-C a 50fps, andava a finire che stavo girando con un equivalente 28mm.
    Quindi ci sono state certe riprese estremamente difficili da realizzare in modo tale che potessero funzionare anche in verticale. Con iPhone, avrei potuto girare tranquillamente in orizzontale e prendere tutto quello che era necessario, con il grandangolo.

  • Il viaggio a Dublino: sono stato a Dublino, presto vi scriverò un blog a riguardo, con la mia ragazza per il concerto di Billie Eilish.
    Il concerto l’ho ripreso (e fotografato) con la camera stock.

    Però, negli altri giorni ho chiesto di girarmi alcuni B ROLL con iPhone perché necessari per due reel che sono usciti in collaborazione con RCE, riguardo la Fujifilm X-E4.

    La mia ragazza ha una certa familiarità con il glossario video perché oltre a sentirmi parlare, mi aiuta specialmente nella correzione degli script dei video e della newsletter, però a livello pratico sta quasi a zero.

    In passato ha girato qualcosa per me con la Fujifilm X-H2 e la differenza che ha riscontrato con iPhone è qualcosa di allucinante.

    L’ergonomia e la stabilizzazione di una macchina fotografica per una persona non esperta, oltretutto mancina, è pari a zero confrontato alla semplicità di iPhone, seppur in un contesto complesso come quello dell’applicazione di Blackmagic.


Pro e contro dopo 1 anno di utilizzo

Dopo 1 anno di utilizzo e mesi di ricerche online (perché poi mi sono rotto), non ho ancora capito quale sia l’ISO nativo. A parte il fatto che le tre camere hanno 3 ISO minimi differenti, in generale ho letto che per alcuni è a ISO 54, altri a 1250.

Nella realtà dei fatti, in situazioni di luce favorevole, ISO 800 è il valore massimo a cui ti puoi spingere, dopodiché cominci a vedere un po’ troppo rumore. E ovviamente i risultati che puoi raggiungere con certe riprese in condizioni di luce buona sono totalmente differenti con il buio pesto. Ma d’altronde, il sensore ha una grandezza fisicamente limitata e su questo non ci possiamo fare chissà quale discorso.

In ogni caso, in questi mesi ho fatto anche qualche viaggio di piacere a Torino, senza portarmi nessuna fotocamera se non l’iPhone. E vi devo dire, in tutta la sua leggerezza, un filtro ND e l’accessorio diventano una cosa fenomenale.

Con una struttura più impegnata naturalmente ci puoi girare cose folli, negli ultimi anni abbiamo visto direttamente sul canale di Apple un corto da 20 minuti spettacolare, così come video musicali come quelli di Olivia Rodrigo e The Weeknd.

Però, secondo me il valore aggiunto lo dà quando hai delle specifiche tecniche più che buone, possiamo girare infatti in 10 bit 4:2:2, che ti puoi portare appresso sia per girare quelle 3 clip che contestualizzano quello che fai nella vita, sia per girare un pochino di più mentre visiti una nuova città o sei semplicemente fuori a fare una passeggiata e vedi qualcosa di carino.

Sempre nel discorso della leggerezza, inoltre, abbiamo a disposizione una camera che con la giusta attrezzatura la puoi attaccare ovunque e avere inquadrature più dinamiche.

In tutto questo tempo ho escluso nel discorso l’app fotocamera perché sì è immediato, va alla grande, ma allo stesso tempo naturalmente ti affidi a tutti gli automatismi del caso. E per quanto riguarda questo aspetto, sì ho girato video su video, ma sono più qualcosa che ritengo privato sin dalla partenza. Mi spiego.

Quando prendo il telefono perché vedo una scena interessante, è ormai automatico dire “okay, questa cosa può essere pubblicata” oppure “okay, questo rimarrà un ricordo che rivedrò tra qualche anno probabilmente”. Da lì, scelgo l’applicazione da aprire.

Tornando a inizio blog, l’idea che mi gironzolava in testa era quello di lavorare per piccole realtà che avessero costantemente bisogno di content da pubblicare in maniera molto semplice sui social, con iPhone.
Riflettendo sempre di più, però, mi sono reso conto di un’altra cosa: perché lo devo fare io quando, con l’esperienza che ho acquisito in questi mesi, posso semplicemente accompagnare verso la semi-indipendenza queste realtà e, all’occorrenza, rendermi utile con la mia fotocamera?

Quindi, se sei un piccolo artigiano, una piccola azienda o comunque una realtà che si occupa di fare cose e lo vuole comunicare sui social, che sia il 15 Pro o il 16 Pro, mi rendo conto che imparare a girare in log può risultare sicuramente un processo complesso agli inizi. Però, con una piccola consulenza questo processo può essere agevolato grazie all’esperienza di altri, in questo caso la mia.

Penso che imparare a conoscere questo settore abbia un’ampia potenzialità per far sì che, da consumatori, possiamo vedere sui social qualcosa di diverso rispetto ai ristoratori che ti urlano in faccia per un aperitivo a 10 euro o concessionari per un pandino da 5000 euro.

Conclusioni

In questi mesi, dato che c’erano alcune fotocamere in particolare che si presentavano come vlogging-camera, mi sono chiesto, ho studiato e ho provato a capire come si sta evolvendo tutto il settore vlog.

La realtà dei fatti è che come consumatori vogliamo vedere video belli, stabilizzati, un po’ di talking da postazioni ferme e immobili. Le camminate con la camera in mano sì a volte si fanno, ma non è più ciò che fa la differenza.

Vogliamo vedere video fatti sul posto dove accadono le cose ma vogliamo anche dei B ROLL fatti bene e su questo iPhone può rispondere presente su tutti i fronti.

Con un telefono e qualche accessorio abbiamo visto profili Instagram, TikTok e addirittura YouTube volare.

Portando di nuovo il focus sull’Apple-Log, in questi mesi ho capito quanto con iPhone sia possibile girare video estremamente leggeri, letteralmente, così come tentare di fare il cinema riggandolo il più possibile. Ciò che fa la differenza è riconoscere quali sono i momenti opportuni per fare una cosa piuttosto che l’altra e, infine, ciò che importa di più in tutto questo è il messaggio che vuoi portare online.

Grazie per aver letto fino a qui, qui il link a InspoLetter, la mia newsletter.

Noi ci sentiamo ad un prossimo blog ma nel frattempo, iscrivetevi al canale e divertitevi ✌️

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