Quale conviene? | Sigma 18-50 VS Fuji 16-50

Una lente zoom è necessaria, soprattutto in contesti lavorativi: quelli in cui in poco tempo devi passare da una fotografia a media focale, poi un grandangolo e infine quasi un teleobiettivo.

Sarebbe bellissimo poter lavorare esclusivamente con lenti fisse ma purtroppo, quel mondo, si fa vivo soltanto in rari casi.

Ho provato il Sigma 18-50 negli ultimi 5 mesi e oggi ve ne parlo mettendolo a confronto con questo: il 16-50 f/2.8-4.8 Fujinon, che ho provato nell’ultimo mese.

📽️ Intro

Ciao! Sono Ken, fotografo e videomaker.

Il video di oggi è un po’ particolare perché vi voglio parlare di questi due obiettivi, in giro per Milano. Cominciamo!

Era da un po’ di tempo che volevo parlare di questo Sigma perché, uscito nel dicembre del 2021, l’ho visto come un’ottima alternativa low cost al bel 16-55 f/2.8 che, però, ad oggi costa sui 1000 euro nuovo e poco meno usato. Per carità, è vero che le lenti non invecchiano ma questo dopo letteralmente 10 anni ha decisamente bisogno di un aggiornamento.

Quindi quando ho visto questa Sigma diciamo che ho cominciato a capire quale obiettivo avrei voluto utilizzare in contesti dinamici. Intanto, ho passato tutto il 2022 ignorandolo e il 2023 a scattare esclusivamente con il 35mm f/2.0 e il 16mm f/2.8

Sigma:

Guardando un po’ in giro su YouTube ho notato che ultimamente sono usciti tanti video riguardo questo obiettivo e fondamentalmente ne parlano tutti bene: bello, leggero, f/2.8 costante, un bel po’ plasticoso e non ha la ghiera per il diaframma.

Concordo su tutto e inoltre aggiungo che la messa a fuoco è buona, negli standard di Fujfiilm, però appena cambiate la focale di mezzo millimetro succede questo.

Insomma, si parte a 18 e si conclude a 50 ma consideratelo come un multi-prime. Prendete la focale che volete e stick with it.

A livello di dettaglio, senza farvi tutte le pare mentali, vi dico che è dettagliato il giusto al centro e si perde sempre più a margine.

Essendo abituato a scattare per anni esclusivamente con ottiche fisse, ovviamente all’inizio mi ha fatto storcere il naso, ma dopo un po’ il compromesso lo si trova.

Poi, ha una vignettatura prepotente, niente che non si possa sistemare con un click.

Pesa 290 grammi, 55mm di diametro, il diaframma si chiude fino a f/22 e insomma, è un signor tutto fare.

L’unica cosa di cui a volte penso è che forse è un po’ troppo “medio” e democristiano.

Insomma non arriva né a un grandangolo di 16mm né riesce a spingersi a 55mm, a volte vorresti “di più”.

Fujinon:

Ma ora parliamo di lui: Fujinon 16-50 f/2.8 variabile, si chiude poco a poco fino ad arrivare a f/4.8 quando si è a 50mm. Stiamo parlando della nuova lente kit.

Ma perché confronto il Sigma con una lente kit, ne vale la pena?

Beh sì. Storicamente Fujifilm ha sempre prodotto lenti kit di buona fattura e questo non è da meno.

In questo obiettivo abbiamo tutto: ghiera per la messa a fuoco, piccolina devo dire e soprattutto troppo facile a sbavare sull’altra ghiera, quella dello zoom. Infine la ghiera per il diaframma è infinito. Abbiamo un solo click, sempre per il diaframma, dove lo possiamo regolare tra manuale e automatico: dico io, è necessario? Insomma, su questo si poteva accogliere benissimo un obiettivo leggermente più lungo, mantenendo il classico design dei numeri. Comunque, chiude fino a f/22.

In quanto a qualità, sia strutturale sia di immagine lo trovo buono e forse superiore al Sigma. Fattualmente è più leggero, per quanto riguarda la qualità d’immagine invece trovo un livello di nitidezza più omogenea lungo tutta la superficie.

Se nel Sigma a volte si sente un’aria di “magia”, un po’ dreamy e poco contrastata, qui sicuramente è molto più lama, concreta e contrastata e dettagliata.

Entrando più nel confronto vero e proprio, quali sono differenze?

  • Linea di messa a fuoco: Il Sigma è Stepper Motor, il Fuji Linear Motor

  • Distanza di messa a fuoco minima: il Sigma da 12 cm a 30cm. Il Fuji a 24cm.

  • Peso: 290 grammi vs 240 grammi. Alla mano la differenza dei 50 grammi si sente ma nell’uso pratico, no.

  • Diaframma: la differenza più grande. In ambito amatoriale non è tutta questa gran differenza, ma sicuramente una volta che si è in un contesto professionale sono disposto a sacrificare quella percentuale di nitidezza per avere un f/2.8 costante.

  • Uno esce e l’altro no. Per quanto mi riguarda, non è un dettaglio che fa una grande differenza. Certamente è più piacevole che sia tutto interno ma allo stesso tempo, per me non è un grandissimo contro.

  • Il Sigma non è stabilizzato, il Fuji sì. Differenza non tanto importante per le macchine di ultima generazione, andando un po’ indietro con i tempi invece sì.

A questo punto del video però vi rispondo a una domanda, che potreste starvi facendo: perché questo video lo stai girando come se fosse un vlog?

Perché secondo me, sono due obiettivi che sulla carta sono molto simili ma nell’utilizzo pratico, ci ritroviamo due tipologie di target totalmente diversi. Secondo me il Sigma è più da fotografo/videomaker, il Fujinon è più da travel vlogger. E soprattutto su questo ultimo punto, penso che si possa abbinare bene all’X-S20 piuttosto che al X-T50 presentato in combo.

Nell’ambito video, per una serie di ragioni, tra il design della ghiera della messa a fuoco e necessità, per me il Sigma è quello da montare sul Ronin perché più pratico mentre il Fujinon è più da mano libera perché, di nuovo, è dove si trova meglio.

Ho detto che il Fujinon va bene in ambito amatoriale e non professionale, ma l’unico appunto che farei, in ambito professionale, è che forse è l’unico zoom che offre la Fujifilm dove si può tentare di fare l’effetto vertigo senza creare pasticci di messa a fuoco ed esposizione. Questo perché tutte le lenti Fuji zoom (e non solo, anche questo Sigma) soffrono, oltre alla perdita della messa a fuoco, di un micro cambio di esposizione. Questo non accade con il Fuji perché, se messo a tutta apertura, tutto questo pasticcio viene compensato dalla chiusura del diaframma.

Insomma, esclusivamente per questa tecnica, il Fujinon può essere approvato anche in un contesto professionale.

Però, quanto costano?

Il prezzo di listino del Sigma nel 2021 era di 500 euro. A distanza di quasi 3 anni lo troviamo oscillare tra i 500 e i 550 euro e il mercato per l’usato è veramente scarno. Odio questo mondo.

Dall’altra parte, però troviamo il Fujinon a 850 euro. Sono tanti, è vero. E proprio perché sono tanti, rispetto a quello che offre, secondo me è la lente kit da avere una volta che acquistate la vostra prima macchina Fujifilm o insomma, un corpo macchina.

🔚 Conclusioni

Eccoci di nuovo qui.

Come ho detto a inizio video, purtroppo non si può vivere solo di lenti fisse e uno zoom serve.

Dalla mia esperienza, ritengo il Sigma l’obiettivo più valido perché porta, ad un prezzo basso, il giusto compromesso tra qualità e funzionalità.

Il mio approccio con i zoom non è che devono essere le lenti della vita, meglio se lo sono, ma innanzitutto devono essere quelli che ti portano in un contesto lavorativo velocità, flessibilità e soprattutto il risultato.

Sicuramente con il Sigma non posso giocare di vertigo o comunque fare chissà quante cose in camera con lo zoom, però ho in un obiettivo solo il range più utilizzato. Vedo una cosa, penso all’inquadratura e dico “caspita ho bisogno del 28mm” e via, ci sono.

Con il Fuji invece è vero che posso dare quell’extra in più in ambito video, ma c’è da ricordare che comunque non ottieni l’eccellenza per quelle tecniche di vertigo. E comunque, stiamo parlando di uno scenario estremamente ristretto. Allo stesso tempo, soprattutto in ambito foto, non ho un multi-prime.

Non posso vedere una scena a 16mm e dire: okay, bello ma ora facciamo anche una stretta a 50mm e tutto d’un tratto ho delle esigenze maggiori in fattore di luce ed esposizione, specialmente la sera.

Ringrazio Fujifilm, il Gruppo TFS, UniversoFoto per avermi dato per un bel periodo questo zoom che è sul mercato da poco.

E ringrazio voi per aver visto fino a qui. Vi ricordo di iscrivervi al canale e divertitevi :)

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