Come realizzare un moodboard con l’AI di Setflow

Se dovessi inserire nel blog di oggi tutte le conversazioni che sono in video con Sofì, non ne usciremmo mai.
Quindi per oggi abbiamo l’intro, scopriamo cos’è uno Spec AD e le conclusioni.

Ho scattato per Miu Miu. O meglio, uno spec ad seguendo un moodboard generato da un AI.

Ciao, sono Ken. Fotografo di street e ritrattistica.

Nel video di oggi vi racconto come ho realizzato in una settimana una semplice idea in queste fotografie.

Per farlo, dobbiamo suddividere il tutto in capitoli. Ma prima di tutto, cos’è uno spec ad?

Cos’è uno spec ad

Uno spec ad o spec commercial è un progetto personale volto a costruire il proprio portfolio in ambito pubblicitario, in modo tale da potersi avvicinare il più possibile ai risultati che si vedono pubblicare direttamente dalle aziende stesse.

Se il mio sogno dovesse essere quello di scattare per CocaCola, ad esempio, oltre a concentrarmi sul mondo delle bibite in generale sarebbe molto utile produrre gli scatti o un video immaginando che CocaCola stessa sia il cliente.

Conclusioni

Per concludere, per rispondere alla solita fatidica domanda “le intelligenze artificiali ci ruberanno il lavoro?” posso dire di essere sempre stato in quella fazione del “no, sono un ottimo strumento di integrazione per aumentare la qualità nel nostro lavoro” e lo riconfermo.

Qualità che è un termine che può essere sviscerato a 360°. Invece di pensare al solo “wow questa è una foto ancora più figa”, c’è da considerare il tempo che si risparmia su cose che possono essere facilmente automatizzate. D’altronde, è pur sempre una forma di delega ma non a un’altra persona.

E questo tempo è utile per poterci rilassare e continuare a lavorare con una visione chiara di quello che si ha, senza andare troppo in apnea perché legati a mille cose differenti fatti simultaneamente.

Per quanto riguarda il software, invece, ci sono un paio di appunti da fare.

Moodboard AI è stato progettato pensando alle esigenze dei professionisti di una certa nicchia: la fotografia di moda. Infatti, di solito gli input che richiedono sono pensati per dei brand già affermati. E in linea di massima, le intelligenze artificiali sono in grado di recepire meglio il brand famoso piuttosto che quello emergente, ovviamente.

Secondo me, però, chi opera nel mondo della moda, che sia l’appassionato che ha appena cominciato o quello che invece sta già lavorando ma non ancora ai massimi livelli, lo può sfruttare comunque.

Io sono un esempio, alla fine non abbiamo utilizzato vestiti miu miu ma abbiamo cercato di avvicinarci a quella linea di abbigliamento.

Quindi un modo per utilizzare moodboard AI in un contesto lavorativo è domandare durante le chiacchierate in fase di preproduzione le stesse domande che troviamo qui e chiedere a quali brand di prima categoria si ispirano. Perché tanto, alla fine, viviamo in un mondo pieno di esempi brillanti a cui ci ispiriamo per fondare le basi. Ma gli elementi che ci rendono unici, sono le nostre esperienze personali come individui.

E con questo è tutto, in descrizione trovate il link per poter approfondire su moodboard AI, la nuova newsletter InspoLetter e le solite altre cose.

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