Le MIE impostazioni Fujifilm per Foto e Video dopo 6 Anni d’utilizzo
Sono un utente Fujifilm dal 2019. Il mio viaggio è iniziato con la Fujifilm X-T2. Poi ho acquistato la Fujifilm X-H2 per lavoro. Sono un fotografo e sono un videomaker. Come content creator ho avuto il piacere di provare e recensire nell’ultimo anno la Fujifilm X-S20, la X100VI, la X-T50, e la nuova Fujfiilm X-M5.
Mi rendo conto che sono tante macchine fotografiche dello stesso brand, allo stesso tempo mi rendo conto che ci sono tanti pulsanti differenti tra una macchina e l’altra, ma nel quotidiano sono poche le funzioni che ci interessano quando andiamo a scattare e quando andiamo a girare video.
In questo blog vi racconto come utilizzo la Fujifilm X-H2, le sue impostazioni e i menù per massimizzare l’esperienza d’uso nel contesto fotografico, video e come content creator, perfetto sia nell’ambito lavorativo sia per progetti personali.
Inoltre, proprio perché nell’ultimo anno il portfolio di macchine provate si è ampliato, vi dico quali sono le funzioni must have da avere a portata di mano — anche quando provo una macchina fotografica di un altro brand — e quali invece le ritengo secondarie.
Però attenzione, questo video non è rivolto soltanto ad utenti X-H2 o wannabe, ma è per tutti quelli interessati alla mia personale filosofia del posizionamento dei tasti, per rispondere al perché alcune funzioni ritengo più importanti di altri e, infine, come adattarsi al meglio nel contesto.
Ma prima di tutto, chi sono.
Ciao! Sono Ken, sono fotografo, videomaker e content creator.
Parlo di fotografia, fotocamere e della vita da Partita IVA qui su YouTube e su InspoLetter, la mia newsletter.
Ora, cominciamo.
Quando scatto e giro video, ritengo che ci debbano essere alcune caratteristiche tecniche da tenere sempre in considerazione per avere il massimo dell’esperienza.
Dimensioni che siano il giusto per avere una giusta quantità di pulsanti, il peso che sia anche qui leggero il giusto ma non troppo da rendere un’impresa girare dei video stabili e infine il tutto che possa essere gestito anche con una sola mano. O almeno, la gran parte delle cose.
Il posizionamento dei tasti che vi andrò a raccontare tra poco, inoltre, incontra due esigenze:
Che siano facili da memorizzare per tutti, anche dai clienti
Che possano essere premuti con facilità anche durante una chiacchierata con il cliente.
Scattando e volendo scattare per la maggior parte ritratti e generi simili, nonostante lo scatto in tethering lo consideri il paradiso, purtroppo non sempre abbiamo questa possibilità.
Ci sono quindi volte in cui la riproduzione delle foto, così come quelle dei video, li devi far vedere per forza di cose attraverso lo schermino della fotocamera.
È per questo che, nonostante la maggior parte delle fotocamere ci permetta di riprodurre il materiale girato con un pulsante apposito, lo rimappo sul tasto giù.
In questo modo, scorrere è facile e riprodurre il video anche, basta premere un’altra volta giù. Talmente facile che posso dare in affidamento, con la giusta cautela, la macchina fotografica ad altri.
E poi, nuovamente, con il tasto giù è possibile visualizzare il tutto anche con una sola mano.
Ora, mi rendo conto che questo blog è super iper mega tecnico e che possa risultare noioso, mi spiace, ma non ci sono altre soluzioni. Spero però che possa risultare utile. Nel caso, fammi sapere con un commento se c’è qualcosa in questo blog che ti sta svoltando. Continuiamo.
La messa a fuoco
Per una questione di continuità e vecchia scuola sul pulsante frontale ho impostato la modalità di shutter — viva il meccanico — e la messa a fuoco. Sì, con la X-T2 c’era il selettore, ora c’è il pulsante. Quando scatto lo tengo sul fuoco singolo, quando giro video, sul continuo.
Perché questo? Nonostante la tecnologia faccia passi da gigante nel corso degli anni, e nel corso degli anni Fujifilm stessa sia migliorata con l’autofocus, per una questione di abitudine quando scatto sento di avere maggior controllo con la messa a fuoco singola.
Nel video, ho le mie impostazioni personali per la sensibilità e la velocità di messa a fuoco che sono di default nel menù e non ho voluto portarle nella schermata dei preferiti, anche se forse dovrei. In ogni caso, non sono un grande amante della messa a fuoco che cambia con una sensibilità e velocità repentina. La ritengo sempre troppo poco organica, motivo per cui sono ad una velocità media-medio lenta e sulla sensibilità, piuttosto lockato.
Sempre per quanto riguarda le impostazioni sulla messa a fuoco, il 99% delle volte mi ritrovo a girarlo con un punto generico piuttosto grande, ma praticamente mai vado a scattare né girare video con l’area a zona.
In questo caso sì, Fujifilm rispetto alla concorrenza ne soffre parecchio se ci sono troppi elementi. In 6 anni di relazione, con la messa a fuoco a zona ancora non ci intendiamo.
Mappatura dei tasti
Fujifilm X-H2 è una macchina che ti permette di mappare le funzioni ai pulsanti, ma non per questo sa essere bi-funzionale tra foto e video. Ho visto persone che per questo difetto hanno lasciato il brand.
Per quanto mi riguarda, con le esigenze che ho attualmente (e sono le stesse che ho da due anni), lo trovo un non-limite. Mi spiego.
Quando fotografo ho bisogno di cambiare l’esposizione, quindi la velocità di esposizione, diaframma, ISO, il bilanciamento del bianco e decidere se vedere la preview con il bilanciamento del bianco e l’esposizione attiva o meno, a seconda dell’uso del flash.
Tutto il resto sono funzioni secondarie.
Quando registro video, invece, setup di monitor esterni a parte, le esigenze più o meno sono sempre quelle.
Faccio attenzione che l’esposizione in F-LOG 2C — il nuovo LOG che ho deciso di utilizzare per tutti i lavori — richieste di colore in particolare a parte, sia corretto. Quindi ho il tasto dedicato al Log assist, la zebra e l’istogramma nella zona di destra, rispettivamente al pulsante ISO, Funzione e AF-ON. Il pulsante per il bilanciamento del bianco, invece, è per la stabilizzazione.
Però a distanza di quasi due anni di utilizzo, posso dire che con l’esperienza ci fai l’occhio ed eccetto in casi estremamente particolari l’istogramma in piccolo può bastare piuttosto che l’espansione in RGB, così come la preview del LOG è sempre attiva.
Il pulsante AEL è dedicato al magnifier e onestamente non ricordo perché. Potrebbe tornare facilmente alla sua funzione originaria.
Infine, il pulsante Q è dedicato al cambio tra la velocità dello shutter e il diaframma. Perché? Perché sto usando il Sigma 18-50mm come obiettivo zoom. Appena avrò modo di inserire nel corredo il Fujinon 16-55mm MK II, con la ghiera del diaframma, anche il tasto Q ritornerà ad essere il tasto Q.
La ghiera sull’indice è per lo shutter e diaframma, il pollice per l’ISO: anche qui, scuola Canon.
Per finire, se il tasto giù è dedicato per la riproduzione, il tasto di destra è per il bilanciamento del bianco e il tasto di sinistra per bloccare la messa a fuoco. Utilissimo soprattutto in video. In alto, la preview dell’esposizione in foto.
Le funzioni che ritengo essenziali
E questi sono i tasti sulla Fujifilm X-H2. Quando vado a provare macchine nuove, indipendentemente dal brand, le funzioni che ritengo essenziali sono naturalmente tutto ciò che ne concerne l’esposizione, la posizione della messa a fuoco e il tasto per il bilanciamento del bianco. Il resto, è un extra che può essere comodo averli ma che ci puoi vivere anche senza.
Un punto che ritengo importante e che differenzia una qualsiasi fotocamera a una camera mia è il menù dei preferiti.
Ad oggi ci sono fondamentalmente tre funzioni che tengo in modalità fotocamera e altri due in modalità video.
Per la fotocamera ho la selezione per il face detection, self timer e l’impostazione del Bracketing per l’esposizione.
Per il video, c’è sempre il face detection e il digital zoom.
Naturalmente ci sono anche altre impostazioni, ma capita spesso che girino a seconda delle esigenze. Però ecco, una volta finito di girare questo video andrò prontamente a impostare la velocità di messa a fuoco continua tra i preferiti.
Per quanto riguarda le simulazioni pellicola, per tutti i lavori e progetti personali che hanno bisogno di una fedeltà dei colori accurata utilizzo il Classic Chrome con un +1 sia per le ombre sia per le luci, quindi leggermente più contrastato. Se invece sempre per un progetto personale vado a usare il flash, capita spesso di usare il Classic Neg.
Come dicevo nella recensione, e lo ritengo tutt’ora, ciò che mi ha portato ad acquistare questa camera è la spropositata quantità di modalità custom che come fotografo, videomaker e content creator mi portano a switchare tra una modalità e l’altra in maniera perfetta. Infatti quando scatto in un evento e uso il flash, spesso capita di switchare tra due modalità in modo tale che ci sia un profilo dedicato all’esposizione per il flash e un altro per scattare con la luce naturale.
Comunque, nel caso vi interessasse una recensione a due anni di distanza da quando ho preso questa camera, fatemelo sapere nei commenti :)
Conclusioni
Per concludere questo enorme blog, spero che vi abbia dato delle informazioni utili e che possano avervi ispirato ad usare e considerare la vostra macchina fotografica diversamente.
Queste erano le mie impostazioni, per la mia personalissima esperienza mi ci trovo bene ma comprendo bene che potrebbero non essere per tutti.
E comprendo bene che io ricopro un certo settore fotografico che ha bisogno di certe esigenze piuttosto che altre.
Con questo è tutto, vi ricordo il link a InspoLetter, la mia newsletter, e iscrivetevi al canale se non l’avete ancora fatto.
Noi ci sentiamo al prossimo blog ma intanto, divertitevi✌️